Su Facebook, nei due anni passati mi sono dato a una piccola iniziativa casereccia: quella della Playlist dell’Avvento; ovvero la proposta di un brano di musica al giorno (preso in genere da YouTube, per praticità) adatto a comporre una playlist a tema natalizio, o legato in generale alle feste e all’inverno, partendo dal primo giorno di Avvento secondo il rito romano - con ciò facendomi alquanta violenza, vivendo nella città del rito ambrosiano. Ma su Facebook l’algorismo mi era ostile, e in particolare l’anno scorso mi rese le proposte pressoché invisibili. Così, ho ben pensato di riprendere la tradizione qui, per sollevare gli animi dei miei trenta lettori.
Ma lo schiribizzo mi venne anche per un’altra ragione, più personale: fors’anche perché sono un po’ di anni che, da corista amatore, contribuisco alla preparazione di concerti natalizi, e certo a causa della mia senescenza interiore oramai incontrollata, è ormai diverso tempo che ho ricominciato a sentire molto la festa della Natività; non posso cioè negare di provare un legame, direi, ancestrale, sentimentale, astronomico e meteosensibile con essa: il freddo (che dalle mie parti, anche quando non è rigido, è sempre umido e penetrante), lo scorciamento delle giornate, la Gestalt umbratile… e poi quel senso di speranza che sorge al primo timido allungamento del dì; sono lì, ed è tutto. Oggi amo la festa, e la celebro volentieri.
Così, quest’anno ricomincio. Saranno un post per ciascuna settimana d’Avvento, con un brano per giorno; pesco da YouTube ma cerco di lasciare riferimenti perché ciascuno, se ispirato dalle mie proposte, possa inserirle nella propria playlist fatta coi mezzi che preferisce.
La scelta dei brani risponde a personali e precisi criteri: il mio gusto personale certo, e una deliberata varietà di gamma secondo un orientamento estetico in cui credo fermamente, che cerco di tener presente sempre; quello della strategia “a bilanciere”, ossia un equilibrio raggiunto toccando gli estremi, l’alto e il barbarico, evitando il più possibile quel che sta nel mezzo - parlo di lui, il Midcult, ciò che è borghese, approvato dai pari in salotto, perbene, che sacrifica il brio, il sentimento o la consolazione senza dare altrettanta profondità in cambio.
Così ci sarà tanto repertorio sacro e profano, e persino del buon trash che a Natale impazza - ma i Rutter, i Richter, gli Einaudi, le canzoncine per orchestrona e unisoni, gli arrangiamenti tamarri delle carole con la cantante che viaggia a cinquemila adornazioni al minuto… queste cose sono in tante altre playlist natalizie se alcuno le vuole; qui al Piffero le abbiamo in ischifo, e si vuole assalirle con gioiosa ferocia per bagnarcene la lama.
Ah! stante l’invisibilità delle vecchie playlist faccialibresche di cui dicevo, mi riservo il diritto di attingere anche da quelle, di nuovo.
Cominciamo.
Il libro vermiglio di Montserrat è sempre una garanzia.
Stella splendens - Jordi Savall · Anonymous · Hespèrion XXI · La Capella Reial de Catalunya
Da Llibre Vermell de Montserrat (℗ 2016 Alia Vox)
Baro un po’ con la stessa cosa, in esecuzione affatto diversa.
Stella Splendens - Llibre Vermell de Montserrat (XIV sec) (fol. 21v-22) - Ensemble Micrologus
Da In Festa - canti d'amore e di primavera (Micrologus Edizioni Discografiche 1995)
Inesorabile.
Rubber Bells
Da A Rubber Band Christmas
Un po’ di ariani paciocchi per fare atmosfera.
Have a Holly Jolly Christmas - Burl Ives
Non è Natale senza Giovanni Sebastiano, col cantus firmus sotto al quale succede di tutto.
Cantata 140 "Wachet auf, ruft uns die Stimme" - J.S. Bach
Gustav Holst : Christmas Day, Fantasy on Old Carols for chorus and orchestra H. 109 (1910) - Performed by the City of London Choir and the Bournemouth Symphony Orchestra conducted by Hilary Davan Wetton
Da In Terra Pax: A Christmas Anthology (Naxos, 2009)
Christmas is a Comin' - The Carolina Chocolate Drops
Live da episodio natalizio di God's Greatest Hits, nella canadese Vision TV.
E giustamente si chiude folkeggiando, con Madamigella Rihannon (awwww!) e soci. Alla prossima settimana!